Coronavirus, parrocchie riaperte. Il Vicariato, su invito del Papa, ha deciso di tornare sui suoi passi e non chiudere la Chiesa.
ROMA – Coronavirus, parrocchie riaperte. E’ questa la decisione presa dal Vicariato dopo l’invito del Papa a non chiudere i luoghi di culto in questo momento di difficoltà. Le porte, quindi, si aprono anche se le restrizioni in questo senso non mancano.
Le messe e tutte le attività parrocchiali e oratoriali non potranno effettuare fino al prossimo 3 aprile. La speranza resta quella di poter riprendere la vita normale per la Settimana Santa anche se in questo momento, vista l’emergenza, non si hanno certezze.
L’invito del Papa
Il passo indietro del Vicariato è stato fatto subito dopo l’invito del Papa a rivedere le misure drastiche decise nei giorni scorsi: “Queste – ha assicurato il Pontefice – non sono mai buone. Preghiamo perché lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità del discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lasciano da solo il Santo popolo fedele di Dio. Il popolo si senta accompagnato dai pastori e dal confort della Parola, dei sacramenti e della preghiera“.
Una riapertura parziale, quindi, delle Chiese visto che lo stop alle messe e a tutte le attività parrocchiali resterà in vigore fino al prossimo 3 aprile.
Parchi chiusi a Milano e Roma
Le chiese riaprono, i parchi chiudono. Il mancato rispetto dell’evitare assembramenti ha portato molti sindaci a decidere di chiudere molti luoghi verdi presenti in città. Il primo a prendere questa drastica decisione è stata la prima cittadina di Piacenza e piano piano tanti altri colleghi stanno sposando questa decisione.
Anche a Milano e Roma presto dovrebbero essere chiusi i parchi e tutti i luoghi dove è possibile fare attività sportiva di gruppo. Nella Capitale, inoltre, previsto anche una rimodulazione degli orari di metro e autobus con uno stop alle 21.
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